La terza puntata di X Factor si è appena conclusa, portandosi via Alan, della squadra di Elio, e proclamando come vincitori quasi annunciati Michele Bravi, Ape Escape e Violetta Zironi. Tutti gli 11 concorrenti rimasti in gara stasera si sono dovuti destreggiare con alcune delle principali hit anni novanta, il decennio del boom economico e delle Spice Girls. Bando alle ciance, ecco un breve riepilogo di tutte le esibizioni di questa sera!
La serata ha inizio con un imbarazzante John Newman, completamente svociato e stonsto, che si prende pure qualche meritato fischio dal pubblico.
Cominciamo con gli Ape Escape, che cantano una bella versione di Smells Like A teen spirit dei Nirvana: Elio ha ragione, vocalmente non sono impeccabili ma sono incredibilmente originali e riconoscibili, un pregio enorme.
Continuiamo con Fabio, che con la sua Everybody Hurts tira finalmente fuori un po’di voce: la sua resta comunque una performance al di sotto di quelle dei suoi colleghi.
Passiamo a Gaia: ammettiamolo, la sua è stata una parabola discendente, stasera ha cantato I’ll stand by you dei The Pretenders proprio male!
Il quarto ad esibirsi è Alan, che prende e porta a casa una performance di Black Hole Sun dei Soundsgarden di Chris Cornell buona ma non particolarmente incisiva.
Valentina è la quinta concorrente a salire sul palco: personalmente la adoro, è un tipo di voce femminile soul e sbarazzina che non si era mai sentita ad X Factor. La sua Ghetto Superstar è stata praticamente perfetta.
Qui lo dico e qui lo nego: Michele è in assoluto il mio preferito. Stasera ha cantato (con un po’ di vocoder) Cieli Neri dei Bluvertigo, confermando tutte le mie opinioni positive. Standing ovation per Mika, che ha capito che come probabile vincitore sarà facilmente deviato dalle case discografiche italiane.
Subito dopo la fine della prima manche, che vede Alan finire in ballottaggio, sale sul palco Aba, che canta Why di Annie Lennox in modo effettivamente un po’ freddino, seppur molto buono. Secondo Mika l’esibizione, anche a causa della scenografia, è stata un disastro.
Anche Andrea mi piace, proprio tanto: la sua versione di Diggging in the dirt di Peter Gabriel è molto diversa, come impatto emotivo, dall’originale ma lui se l’è cavata molto bene. Adoro il suo timbro.
Violetta e il suo ukulele tornano più affiatati di prima con Friday I’m in love dei The Cure, indubbiamente la sua migliore esibizione fino a questo punto.
Simona Ventura cerca di cucire (con successo!) Baby On More Time di Britney Spears ai suoi Street Clerks, che reinterpretano il brano in chiave “drammatica”. Morgan ha ragione a dire che ci voleva più ironia, ma loro hanno fatto comunque un ottimo lavoro.
Conclude la seconda manche Roberta Pompa con All that she wants degli Ace of Base. Sul pezzo, direi!
Per stemperare la tensione pre ballottaggio è tornata Chiara Galiazzo, che ha duettato con un impeccabile Mika in Stardust.
Alan e Aba vanno in ballottaggio: il primo sceglie la stupenda This time di John Legend, mentre la seconda canta I put a spell on you di Nina Simone. Entrambe le performance sono state eccezionali.
Contrariamente alle nostre aspettative e speranze, purtroppo alla fine ad essere eliminato è Alan.
Ci vediamo alla prossima puntata!