Vi ricordate le mail di protesta inviate dagli animalisti a Radio 105 nel 2009? Ecco cosa scrive Cecchetto nel suo libro

Questi giorni di festa stanno offrendo la possibilità di dedicarsi maggiormente alla lettura, ed in questo momento chi scrive si sta concentrando sul libro di Claudio Cecchetto  In Diretta – presentato in queste settimane in varie emittenti radiofoniche. Senza dubbio, dopo averne letto solo 1/3, si può dire che questo volume è una sorta di enciclopedia per gli appassionati della radio e della sua storia.

Leggendo le pagine del lbro in questione è tornato in mente un vecchio episodio legato a Radio 105, ma soprattutto allo Zoo di 105. E’ nota la vicenda legata alla puntata del 12  gennaio 2009, quando Paolo e Marco si lasciarono andare facendo battute che avrebbero potuto “ispirare” qualche testa non sana. In quei giorni alcuni media ne approfittarono per spacciare quelle parole come un invito alla violenza sugli animali.

Lo staf il giorno seguente dovette scusarsi ed il 14 gennaio il programma venne sospeso. La situazione venne sblocata soprattutto grazie al presidente del Collettivo Animalista Roberto Cavallo, che da “fruitore” dello Zoo conosceva bene gli scopi puramente ironici del programma ma aveva anche l’obiettivo di fermare  la circolazione di  un messaggio che avrebbe potuto arrivare  in modo sbagliato alle teste sbagliate.

Lo Zoo tornò in onda impegnandosi a fare “volontariato” oltre a realizzare una puntata, il 27 genaio, in diretta da un canile. Questa è più o meno la storia in breve. La vicenda suscitò un mare di polemiche con giornali che – a detta di Mazzoli – fornivano informazioni che spesso erano errate e sovente non venivano rettificate. Il caso approdò anche a Forum, condotto all’epoca da Rita Dalla Chiesa.

La situazione non fu pesante solo per lo Zoo, ma anche per Radio 105 e per il Gruppo Finelco, che si dissociò immediatamente. La beffa fu che tale episodio accadde proprio a 105, che da sempre propugna le cause a favore degli animali e spesso manda spot atti alla sensibilizzazione sul tema, come quello legato a“Pronto Fido“. Radio 105 in quel periodo fu bersagliata, con proteste dai toni forti, eppure nel libro di Cecchetto c’è qualche riga davvero interessante a proposito delle origini dell’emittente.

Negli anni Settanta il manager lavorò a 105 – contribuendo a farla crescere –  influendo anche nelle decisioni del proprietario della radio Alberto Hazan. Nel frammento intitolato “Mike Bongiorno“, dedicato agli esordi televisivi, Cecchetto scrive – aprendo il capitolo a pagina 106:

Fra le intuizioni di 105 c’era quella di legare la radio alle cause benefiche, dimostrando così che anche le emittenti commerciali potevano avere una mission sociale. Alberto (Hazan, n.d.r.) mi chiese di presentare un evento al Teatro Lirico di Milano per l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali. Un tema a lui molto caro. I suoi cani erano di casa in radio. Quando la sua femmina di cocker divenne mamma di sei cuccioli, mi venne  voglia di adottarne uno”.

 

Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".