I Baustelle incantano il Carroponte con l’ultima data del Fantasma Tour: recensione, fotogallery, scaletta e video

Con il concept album Fantasma, i Baustelle hanno trattato a modo loro il delicatissimo tema della morte, un’operazione molto rischiosa che li ha comunque portati a comporre alcuni dei brani più intensi di tutta la loro carriera: l’omonimo tour, che si è concluso da poche ore, ha offerto al pubblico queste stesse emozioni rimaneggiate e rivisitate secondo l’estro della band di Montepulciano. Noi di Radio Musik abbiamo avuto la fortuna di partecipare proprio all’ultima data della tournée, svoltasi nell’ambito del Festival Carroponte di Sesto San Giovanni, poco fuori Milano. Ecco tutte le nostre impressioni a caldo.

A dire la verità, non molto è cambiato da quando abbiamo visto i Baustelle l’ultima volta, al Teatro degli Arcimboldi: l’unica grossa differenza è la mancanza dell’Ensemble Symphony Orchestra (che aveva reso lo spettacolo un po’ più “impettito”), per il resto sono rimaste invariate le qualità da chitarrista di Claudio Brasini e quelle vocali del leader Francesco Bianconi e di Rachele Bastreghi, notevolmente migliorati rispetto al passato.

Per quanto riguarda i primi pezzi, tutti tratti da Fantasma, il concerto si sviluppa esattamente come le altre date: ecco dunque arrivare i Titoli di Testa, IL Futuro, Nessuno, Radioattività e Diorama, seguite dalla parte più “volgare” dello spettacolo (almeno secondo Bianconi) con Cristina, la spettacolare Contà l’Inverni (una canzone che parla della possibilità di finire in prigione, cosa che ultimamente non sembra andare molto di moda), l’intensa Monumentale (dove la Bastreghi dà il meglio di sé) e infine la hit La Morte.

Successivamente, il gruppo fa un salto indietro nel tempo e suona alcuni brani maggiormente di nicchia, tutti accomunati da uno stile lounge vagamente anni settanta: stiamo parlando di canzoni magnifiche come La moda del lento, La canzone del parco (tratta dal primo album “Sussidiario Illustrato della Giovinezza”), La canzone di Alain Delon e la romantica E.N.; in questa seconda sezione, è però Il corvo Joe a regalare alla band un vero e proprio boato da parte del pubblico.

La serata si conclude in bellezza con il bis de Le Rane, La guerra è finita, Andarsene così e infine con una versione acustica di Charlie fa surf, un pezzo che suona sempre come uno sfottò nei confronti dei fan più “commerciali” del gruppo, quelli che ad ogni concerto chiedono a gran voce l’esecuzione di Gomma o Baudelaire, per intenderci.

In generale, se proprio dovessimo muovere una critica allo spettacolo, potremmo citare l’acustica, non sempre impeccabile; per il resto, lo show ha superato ogni nostra più rosea aspettativa e ci ha dato ulteriore conferma, come se già non lo sapessimo, che i Baustelle sono il nostro gruppo italiano preferito.

Ecco a voi la scaletta del concerto, una ricca gallery della serata e il video dell’esibizione di “La Moda del Lento”.

Scaletta
Fantasma (titoli di testa)
Il Futuro
Nessuno
Radioattività
Diorama
Cristina
Conta l’inverni
Monumentale
La morte (non esiste più)
La moda del Lento
La canzone del parco
La canzone di Alain Delon
E.N.
Il corvo Joe
L’estinzione della razza umana

Le rane
La guerra è finita
Andarsene così

Charlie fa surf

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