Cruciani contro il Fatto Quotidiano: “Cambiate quel titolo, e comunque meglio soldati di Israele che soldati di Travaglio”

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Solita apertura “incisiva”, quella di ieri per Giuseppe Cruciani ne “La Zanzara”.  La critica è stata rivolta al Fatto Quotidiano per Questo articolo,

Cruciani durante la puntata ha invitato in particolare a cambiare il titolo ‘Gaza va spianata”: pure la “Zanzara” spara bombe e razzi‘.

Inoltre, nel sottotitolo si legge: “DA NEMICA DEL PENSIERO UNICO A MEGAFONO Cruciani e Parenzo smettono la farsa del gatto e della volpe per colpire uniti: manganelli, falsità e “cazzate” militanti”.

Così reagisce il conduttore: “Voglio appuntarmi una medaglia sul petto. Il Fatto Quotidiano ci dedica la prima pagina. Noi saremmo, secondo questi signori, dei soldati di Israele. Meglio soldati di Israele che soldati di Travaglio, perché quello è un giornale dove un signore comanda, e tutti sull’attenti. Preciso che la frase ‘Gaza va spianata’, su cui sto ricevendo minacce, non l’ho mai pronunciata e nemmeno Parenzo. L’ha pronunciata forse qualche ascoltatore che abbiamo redarguito pesantemente. Siamo immorali, eccessivi, estranei ad ogni  forma di buon senso? Mi chiedo quali siano i difetti. Noi allineati? Ma vaff….”.

Bisognerebbe, quando si parla di Zanzara, distinguere ciò che dicono Cruciani e Parenzo da ciò che dicono ascoltatori, ospiti e fare anche agli audio trasmessi. Alla Zanzara si può dire troppo? Ne possiamo discutere, ma non è questo il tema. Le frasi dette da chi interviene in qualsiasi modo, o trasmesse in quanto riprese da altre trasmissioni,  non possono essere attribuite in automatico ai conduttori. Ad esempio, qualche tempo fa David Parenzo NON ha invitato a suo tempo i rider a sputare sul cibo dei non vaccinati. Purtroppo, però, di recente ha detto che le Bombe su Roma nella seconda guerra mondiale furono bombe di libertà. Una frase che, onestamente, dovrebbe fare schifo a una latrina.

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Questo, per dire che che prima di contestare qualcosa a qualcuno, bisognerebbe prima ascoltarlo evitare di addebitargli cose dette non da lui. Del resto – per alcuni è un pregio e per altri un difetto – alla Zanzara può parlare chiunque, anche chi non ha ancora capito dopo 13 anni che Cruciani è a Milano e Parenzo a Roma, dicendo sostanzialmente tutto. Ieri sera ha chiamato un ascoltatore dicendo che il più grande alleato di Hitler era il “Gran muesli” di Gerusalemme. Sarebbe impietoso attribuire ai due protagonisti una frase del genere.

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Stefano Beccacece

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Stefano Beccacece nasce nel 1985 a Torino. Sino a pochi anni fa poeta - ha pubblicato due raccolte tra il 2006 ed il 2010 - ora fa prevalentemente il blogger. Dal 2012 scrive di calcio e mass media. Su Radiomusik potete leggerlo prevalentemente nella sezione "Radio News".