Fin dalla notte dei tempi è in atto un’accesa diatriba fra i difensori della musica “d’autore” e gli estimatori della musica commerciale, che da sempre si scontrano difendendo ragioni e pregi dei propri artisti preferiti: ebbene sembrerebbe che i secondi non abbiano proprio nulla di cui vantarsi, almeno secondo una recente ricerca pubblicata da Virgil Griffith, dottorando presso il California Institute of Technology.
Lo studio ha analizzato un campione di studenti universitari mettendo in relazione la media dei voti nel corso della loro carriera e gli artisti preferiti presenti nei loro profili Facebook, sottolineando che i voti più bassi erano collegati a profili di persone che avevano messo “like” a artisti come Beyoncé, The Used e Jay-Z, mentre i voti più alti appartenevano a persone appassionate di Radiohead e The Counting Crows.
Certo non si tratta di una classifica particolarmente interessante da un punto di vista scientifico, ma non c’è ombra di dubbio che potrà scatenare discussioni e risate, particolarmente fra i fan dei Pink Floyd, che si sono visti spodestare da nientepopodimemo che gli U2!
Voi che ne pensate? Pensate davvero che esista una correlazione fra il tipo di musica ascoltata e il livello di “intelligenza”, se così si può dire, di una persona?
Qui sotto trovate il grafico completo.