Tornano gli Europei dopo due giorni di stop e torna la Gialappa’s Band – salvo ulteriori cataclismi – con il commento su Twitch. Arriviamo, infatti, dalla battuta del comico Enrique Balbontin sulla depressione del calciatore della Slovenia – ex di Fiorentina, Atalanta e Palermo – Josip Ilicic con relative polemiche: “Sarebbe bello che dopo aver vinto la deprressione, battesse un rigore, lo sbaglia e si suicida”.
Era una battuta, ovviamente, fatta da Enrique Balbontin, che per chi scrive è un mito assoluto in quanto scorretto, volgare ed eccessivo. Però ha anche dei difetti. Anzi, per chi lo segue artisticamente, ciò che stona sono le scuse. Per il tipo di comicità che fa, se si scusasse ogni volta, dovrebbe farlo anche mentre respira. Sul web può dare sfogo al suo modo di essere, molto più di quanto possa fare in TV. Da lui, una comicità “per famiglie” non arriverà mai.
Il comico ha affermato: “Ci sono passato, mio padre ha tentato il suicidio ed è stato in un centro psichiatrico per un mese. Mi scuso con chi si è sentito urtato da questa battuta, pregando di credere che era veramente scherzosa, e in futuro mi asterrò dal farne altre simili”.
Il punto è sempre questo: un Balbontin che si “trattiene”, praticamente è un Balbontin che invece di fare il comico torna a fare l’avvocato. E poi, va considerato che da 3 anni – da Euro 2020 in cui c’era Carlo Pellegatti – c’è il Dissocillo, la mascotte che – quando non si buca il costume – interviene dopo le battute considerate sconvenienti. Si tratta di un disclaimer vivente. Se nei programmi della Gialappa’s Band non si superasse il limite di tanto in tanto, come dopo una battuta del 2014 in “Noi Dire Sanremo” del 2014, che scatenò il putiferio, tali programmi non rappresenterebbero l’irriverenza vera. Dunque, ha anche poco senso pretendere che Telepass – brand padrone di casa di “Gialappa’s Dire Europei” – si ritiri dal progetto.
Stefano Beccacece