È uscito ieri il nuovo singolo di Fedez, uno dei rapper della nuova scuola che tenta di seguire le orme del successo dei giovanissimi Entics e Emis Killa che hanno sfondato nel corso del 2012.
Cigno nero, il nuovo bravo del rapper milanese, è una canzone che strizza l’occhio al pop incisa in duetto con Francesca Michielin, giovanissima vincitrice dell’edizione 2011 di X Factor. Si tratta di un tentativo di avvicinarsi il più possibile ad una fetta di pubblico più mainstream, una decisione che non apprezzata da molti fans storici di Fedez, ma che potrebbe regalargli la notorietà.
Il brano è estratto dal secondo album del rapper, Sig. Brainwash – L’arte di accontentare, uscito il 5 marzo.
Di seguito, il testo e il video della canzone.
Il tuo cuore batte a tempo
ritmo nuovo mai sentito
e da quel poco che lo ascolto
è già il mio pezzo preferito
mangio merda da vent’anni
ma non perdo l’appetito
e poi mi fanno pure fare
la scarpetta con il dito
labbra al gusto di fumo
mischiate col Pampero
rende la testa pesante
ma il cuore più leggero
e tu sei il cigno nero
stanco di seguire il branco
il cuore grande come il sole
ma freddo come il marmo
né giovani nè grandi
nel cuore piove grandine
stasera niente alcol
voglio bere le mie lacrime
e una crepa sopra il petto
che diventa una voragine
al quale non puoi fare le iniezioni di collagene
io sono senza scrupoli e tu sei senza carattere
togliamoci i vestiti ma teniamoci le maschere
se mi fissi bene non vedrai i miei occhi sbattere
chi sogna ad occhi aperti perde l’uso delle palpebre
La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta
E a cosa servirebbe dirci che ci siamo amati
tanto quando esce il disco ci saremo già lasciati
godiamoci il momento perché prima o poi finisce
l’amore spesso prende ma poi non restituisce
io sto ancora aspettando il cuore che gli ho dato in prestito
se la vita insegna io sono un alunno pessimo
è come se facessimo una gara
è un inizio lungo ma alla fine non è poi così lontana
già, sei bella e dannata
la metà mancata di una mela avvelenata
e io cerco il sollievo in una dose di veleno
come chi è stato allattato da chi ha le serpi in seno
con la consapevolezza che non c’è certezza
vieni stammi vicina, sì ma a distanza d’insicurezza
io ti ho dato un dito invece tu mi hai preso il cuore
e sono sempre stato incline agli sbalzi d’amore
La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta
E il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l’errore più bello della mia vita
il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l’errore più bello della mia vita
La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta